Le “pretese” delle Sardine, Di Maio in Libia, il processo a Salvini e l’impeachment a Trump

Le Sardine

La settimana si è aperta con gli echi della affollata piazza San Giovanni in Laterano a Roma dove sabato scorso si è tenuto il raduno nazionale delle Sardine. Finita la festa si è svolto il primo “congresso” delle Sardine, dove Mattia Santori e i suoi compagni, ideatori del movimento, si sono incontrati per la prima volta con i circa 150 organizzatori di altrettante piazze. L’incontro si è tenuto allo spazio Spin time, l’edificio occupato da oltre 100 famiglie conosciuto per il blitz del cardinale Krajewski, elemosiniere del Papa, ai tempi in cui Salvini era Ministro dell’Interno.
Visti i successi raggiunti in così poco tempo il prossimo passo delle Sardine – emerge dal congresso – sarebbe quello di ripartire dai territori mediante una rete che raccolga i bisogni delle varie zone. “Il nostro obiettivo– dicono – non è comandare ma coinvolgere”.
Dopo il congresso sono stati inoltre pubblicati sei pretese comuni, emerse dalla piazza di Roma:

1) Chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a fare politica invece che fare campagna elettorale permanente.
2) Chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente su canali istituzionali.
3) Trasparenza nell’uso che la politica fa dei social network.
4) Il mondo dell’informazione protegga, difenda e si avvicini il più possibile alla verità.
5) La violenza, in ogni sua forma, venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica.
6) La revisione da parte della politica del concetto di sicurezza, e l’eliminazione dei decreti sicurezza attualmente vigenti.

A conclusione del comunicato le Sardine ribadiscono di credere nelle istituzioni “e si augurano che con il loro contributo di cittadini la politica possa migliorarsi”.

MOVIMENTO DELLE SARDINE: IN QUANTI LO APPREZZANO?

Libia: Missione lampo di Di Maio

Dopo il vertice di settimana scorsa tra Conte, Merkel e Macron sulla crisi libica, martedì (17 dicembre 2019) il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si è recato in Libia per una missione lampo. La tensione in Libia è aumentata nell’ultimo periodo dopo l’appoggio della Russia alle truppe del generale Haftar e l’appoggio della Turchia a Sarraj, capo del Governo di Tripoli (riconosciuto dall’Italia). Di Maio ha incontrato entrambi: a Tripoli, Sarraj; a Bengasi, Haftar e a Tobruk, Saleh, braccio destro di Haftar a capo di diverse tribù.
Tale viaggio è un tentativo italiano per mediare una pace tra le diverse forze e segue le orme del Summit di Palermo tenuto nel novembre del 2018.
Nel frattempo in Italia al Senato sono state raggiunte le 64 firme necessarie per indire un referendum sulla riforma costituzionale del taglio dei parlamentari, riforma di cui Di Maio e i 5 stelle erano orgogliosi e su cui ora potrebbero essere chiamati a decidere gli italiani.

LA FIDUCIA NEL GOVERNO, SONDAGGIO

Caso Gregoretti: possibile processo a Salvini

Il tribunale dei Ministri di Catania chiede al Senato il permesso di processare Salvini per sequestro di persona. Il caso risale al luglio del 2019 quando da allora Ministro dell’Interno Salvini aveva bloccato per quattro giorni la procedura di sbarco dalla nave Gregoretti di 131 persone provenienti dalla Libia. La storia è analoga a quello della nave Diciotti ma ora gli ex-alleati 5 stelle sono propensi al processo e voteranno a favore.
Salvini ha commentato: “Mi dispiace quando ci sono persone che perdono l’onore e pur di non litigare col Pd si rimangiano tutto quello che avevano detto e fatto”.  E ancora: “In questi mesi sto conoscendo la doppia faccia di Conte e Di Maio…”, dice Salvini, “ma li aspetto al varco sul decreto sicurezza”.

REGIONALI IN EMILIA-ROMAGNA: ULTIMO SONDAGGIO

USA: la Camera approva l’impeachment di Donald Trump

Le ultime notizie vengono dall’America dove la Camera ha approvato l’impeachment di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti è in stato d’accusa per abuso di potere e verrà processato al Senato nel gennaio del 2020, dove, forte della maggioranza repubblicana, molto probabilmente verrà assolto.

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